Il Tempo di Essere Felici

Tecnica mista su tela
50×70 cm

2015-2016

Collezione privata

Storia

“Quest’opera nasce nel 2015. Mi trovavo ad Ameglia, invitato da uno dei ragazzi conosciuti nello studio di scultura a Carrara. Nasce in occasione di un festival, era la prima volta che lavoravo ad una simile opera in pubblico. Comunque, quando l’ho concepita ho pensato alla Gioconda. Volevo che il sentimento della Gioconda riverberasse in un’opera in grado di mostrare altri aspetti dell’essere, e allo stesso tempo, continuare a esplorare lo stile che avevo appena scoperto realizzando la Rosetta. Aspiravo a una dimensione in cui l’invisibile, l’energetico, lo spirituale si facessero segno, illuminando la tela con la loro energia prima di cristallizzarsi, ed essere così, finalmente, osservabili.”

Il Tempo di Essere Felici fa parte del ciclo del Materialismo Psichico, dove Manuel cerca di rappresentare l’anima delle figure attraverso forme visibili e di mettere in luce alcuni aspetti secondari – non immediatamente riscontrabili – del regno materiale. Gli andamenti fluidi, ondivaghi della Molam, che come per lattei filamenti compongono la figura, come le ali di una bianca farfalla accarezzano il vento, accompagnano l’essenza della protagonista: una metafisica donna di un’era senza tempo, che accenna un sorriso, intenta, in una caverna, ad esistere.

E’ una imago-grafia di un altro tempo, che non possiamo misurare con orologi e calendari, ma che esiste, sempre è esistito, e sempre esisterà.

“Anche gli elementi naturali rivelano aspetti secondari della materia: le rocce sono decorate da una danza di segni suggeriti a tempera bianca. In realtà, più che essere una decorazione, quella è una radiografia di quello che sta succedendo ad un altro livello dell’essere. Quei delicati segni rappresentano infinitesime particelle, che come gocce di rugiada reagirebbero al vento, si animano, per effetto di un magnetismo cosmico. Intuito-grafate da me, nella danza dell’eterno sospiro.”

Il cielo è stratificato…

Perché c’è un buco che dalla parte posteriore della tela trafigge l’opera esattamente al centro del sole?

“E’ un gioco… Il sole è bucato. Il sole è il donatore della luce che ci consente di vedere tutto nel regno materiale. Però… non puoi mai vedere il sole. Manca sempre un pezzo.

Dov’è finito quel pezzo di tela?”


(Scritto nel Febbraio 2024)


O 1 – 1 O – 1 O – O 1

Apparizioni

2015, Liceo Artistico di Brera, Milano
2020, IMMATERIA, Anisé Art Gallery, Bergamo
2023, Via Brera, Milano
2023, Piazza della Scala, Milano


Collocazione

Collezione privata