Tempera su tela 50×70 cm Parte del Trittico della Luce
2023
Storia
“Se guarderai all’ora, non otterrai nulla. Se guarderai al sempre… La tua anima si riempirà di gioia.
E’ difficile concepire il sempre. E’ un po’ come una partita a scacchi in cui non vinci mai. Ma cosa vuol dire vincere? L’unica battaglia degna di essere vissuta è proprio questa… Continuare a combattere… Per l’infinito!
Che poi è semplicemente il nostro ruolo in questo film. Auto-canalizzarci oltre l’illusorio egoismo. Creare una iperconnessione con l’Anima Mundi…
…Et Universi.“
(Scritto nel Febbraio 2024)
O 1 – 1 O – 1 O – O 1
Apparizioni
2022, Corso Vittorio Emanuele, Milano 2022, Viale Italia, Follonica 2023, Via Fiori Chiari, Milano
Quest’opera è disponibile. Sei interessato ad acquisirla?
Sono onorato del tuo interesse. Scrivi una mail a info@manuelschianchi.com e sarai ricontattato al più presto. Grazie.
Tempera su tela 50×70 cm Parte del Trittico della Luce
2023
Storia
“Nel mezzo del caos E della quiete Unito E libero da ogni condizione Ti amo.“
“Mi trovo in Corso Vittorio Emanuele II a Milano, sto dipingendo. Sento persone tutte intorno a me, le vedo ma non le vedo. Inseguono i negozi, qualcuno mi chiede dov’è quel negozio, quell’altro. Rispondo, come per poterli aiutare. Vorrei dire di più ma non posso. Vorrei dire: “Ehi, guarda, questo potrebbe essere davvero interessante per te”. Ma probabilmente non ne hanno il tempo. Loro la bellezza la cercano altrove. Mi sento distratto e quasi male per l’atmosfera che respiro. Masochismo? Scegliere Corso Vittorio Emanuele per lavorare a un’arte spirituale? No, in realtà sono lì a causa di una serie di fattori. E soprattutto, perché mi piacciono gli esperimenti.”
“Guardavo il Duomo. Da dov’ero, ben visibili erano le guglie della cattedrale, e l’aurea madonnina si ergeva dolce dinnanzi ai miei occhi, fra cielo e terra. In quel periodo, Krishna era sempre con me. Mi accompagnava sulla metropolitana, in teatro, al parco.”
“Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura, Ché la diritta via era smarrita.“
“Per molti era ricchezza, per me era degrado. Per molti libertà, per me schiavitù. Come avrei potuto giudicare? Sentivo solo un immenso senso di vuoto. L’unico raggio di luce, mi arrivava da dentro.
Dio.
Decido di dipingere il volto di Dio.”
“Nell’infinito animo umano risiedono molte passioni. Tu sei il grande Mitigatore, e come un portatore di luce Vibrando, Risuonando, spingi lontano le ombre.”
“Appena inizio a dipingere Dio, il tempo si ferma. Le persone si fermano. Iniziano ad osservare. Pare durare un’eternità… ma sono solo pochi minuti.”
“Dio chiama Dio. Dio fuori chiama Dio dentro. La bellezza non ha confini.”
(Scritto nel Febbraio 2024)
O 1 – 1 O – 1 O – O 1
Apparizioni
2022, Corso Vittorio Emanuele II, Milano 2022, Piazza Mercanti, Milano 2022, Viale Italia, Follonica 2023, Parco Sempione, Milano
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“Il Ritorno della Regina nasce nel 2019. Vivo da solo, sto preparando la mia tesi di laurea, lavorando a vari disegni e studiando la tecnica della pittura ad olio. Di lì a poco avrò l’occasione di esporre in una collettiva a Palazzo Zenobio, uno storico palazzo armeno che si trova a Venezia.”
La Regina, ritorna… Ed essendo, ironicamente, non una regina, bensì LA Regina… non ha bisogno di mezzi di trasporto. Si materializza. Ed ecco che, colti alla sprovvista, due testimoni si ritrovano ad assistere all’incredibile evento.
Come in un salto nella mitologia, in un giocondo mistero tra passato e futuro, tra bianco e nero, tra poesia e passione, assistiamo al ritorno della Regina. Accompagnata dalla sua ancella, tenuta d’occhio dall’invidioso, la Regina si mostra, algida, in tutta la sua superbia.
“I suoi occhi contemplano dimensioni superiori.”
Una misteriosa regina contornata dal vento, dunque, un cuore, una galassia meravigliosa.
Quale sarà il suo prossimo passo?
(Scritto nel Febbraio 2024)
O 1 – 1 O – 1 O – O 1
Apparizioni
2020, IMMATERIA, Anisé Art Gallery, Bergamo 2019, Fabbrica del vapore, Milano 2019, Palazzo Zenobio, Venezia
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Una donna nuota nel cielo, diretta verso una meta sconosciuta. Fanno da ambientazione due “mondi” avversi, ma tenuti insieme da una folgore cosmica. Sullo sfondo profondo, un paesaggio.
“Il titolo dell’opera è ‘Iner Haies Khu‘. Mi è arrivato come intuizione, più suoni che parole, ma dopo le mie ricerche scopro che questi suoni ricordano un qualcosa che ha a che fare con l‘energia spirituale dell’occhio interiore.”
Torna. Nel quadro è visibile un vuoto dimensionale, che separa due mondi, tenuti in effetti insieme da un’energia spirituale. In seguito, noto che le due dimensioni pittoriche non sono altro che, a sinistra, la carne del vedente, e, a destra, l’effettiva visione. La domanda che mi rimane è… L’osservatore sta guardando dentro o fuori?”
